una cambusa nel bosco di castagni
- ilBruno

- 23 ott
- Tempo di lettura: 3 min
cucinare in un ex convento del mille, restaurato in quarant'anni con pazienza, lontano dal caos cittadino e con dei tramonti da oceano atlantico

Il lungo silenzio dell'Orso è dovuto a mille eventi estivi, chilometri di strada e chili di noodles, in più sto anche cercando di sistemare la mia tana, che ha bisogno di un po' di ristrutturazione.
Avete affollato le giornate del Food Truck e mi avete riempito di domande, le quali riguardavano principalmente i corsi di cucina, che sono in preparazione.
UN NUOVO PROGETTO
Molti amici mi hanno offerto ospitalità in mezza Italia. Speravo di passare l'inverno scorrazzando qua e là, insegnandovi l'antica arte dello spadellamento a fiamma alta, ma un progetto assai importante mi sta occupando un bel po'. Con altri due amici dai poteri magici in cucina, stiamo preparando un supergruppo nel quale uniremo le nostre forze per portare ancora più cibo vegano alle bocche di tutti. Tipo gli Audioslaves della zucchina! 😂
Il prodotto è ancora segreto, il nome arriverà, la prima data è già fissata, siete pronti?
In cucina per la scuola
Ora mi sto dilettando a cucinare per venti studenti di una scuola Steineriana Bavarese, sono all'ultimo anno delle superiori, dove si applicano alla pietra, passando tutto il giorno a scolpire un masso di marmo. Sono vicino a Firenze, nel bosco, un ex convento del mille, sulla via per il Casentino, lontano dal caos della città e in mezzo alla natura più pura.
Questo luogo magico è stato restaurato con molta pazienza e pochissime risorse da un'associazione che continua a proporre attività per chiunque. Non vivo qui, nessuno vive a in questo luogo, perché si vuole che questo eremo di pace sia vissuto da chiunque ne abbia il bisogno.

Il sottofondo del motore, è davvero difficile da comprendere, diventa presto tuo amico e ti ascolta quando sei nei tuoi pensieri.
Cucinare pranzo e cena per questi ragazzi mi ha portato di nuovo a bordo dei vascelli di Sea Shepherd, quando cucinavo per i bucanieri dei merluzzi. La differenza sostanziale è che non devo reggermi ai fornelli per i bruschi e inaspettati movimenti della nave strapazzata dalle onde: tagliare, sminuzzare e impastare in terra ferma è decisamente più tranquillo.
Biscotti, lasagne, gnocchi e focacce... ormai conosco i miei "clienti" ed è facile farli abboccare a queste delizie gastronomiche. Mi sono proprio divertito, mancava il cuore pulsante della nave che batte regolare giorno e notte, quasi terapeutico come diceva Justin, e che se smette o accelera te ne accorgi subito.
Il sottofondo del motore, è davvero difficile da comprendere, diventa presto tuo amico e ti ascolta quando sei nei tuoi pensieri. Alla deriva è tutto diverso, senti solo il mare, l'oceano, il vento e a volte sembra che il sole faccia rumore quando sparisce all'orizzonte tra mille sfumature di rosso e giallo e blu.

I tramonti sono davvero speciali. Dalla finestra, mentre finivo di preparare la cena, vedevo il sole infuocato. Quasi tutto si ferma, i ragazzi erano calmi e immobili ad osservare quel tripudio di colori.
COsa c'è nel futuro dell'orso
Dopo le ultime tappe in strada, alle quali avete risposto numerosi, e gli ultimi catering, mi prendo un po' di tempo per pensare a organizzare il futuro de ilBruno.
Ci vedremo ancora a Pisa a dicembre per Veg In Pisa, organizzato da Ippoasi, e poi partecipo a questo progetto con due miei amici pazzi come me.
Ora mi aspettano 100 kili di kimchi da preparare per inizio novembre, spero possiate assaggiarlo in numerosi, e poi dove vivo si raccolgono le olive, anche se quest'anno non sono bellissime, sono sempre frutto del tuo lavoro e un regalo della natura, visto che alla pianta non ci si fa nulla.
È stupendo viaggiare e spadellare a festival ed eventi in giro per l'Italia, vedere le vostre facce contente mentre azzannate udon.
UN'ALTRA TANA ALL'ORIZZONTE?
IlBruno sta anche pensando a una caverna, una tana culinaria dove poter accogliere pellegrini gastronomici. Ci sto pensando da molto tempo, soprattutto perché il vecchio Mercedes sta iniziando a sentire la sua età e poi sto riflettendo su come posso essere veramente più efficace sul piano della sostenibilità.
È stupendo viaggiare e spadellare a festival ed eventi in giro per l'Italia, vedere le vostre facce contente mentre azzannate udon. Vista la situazione globale che mi dà molto da pensare, forse è il momento di un salto di qualità, rimboccarsi le maniche ed iniziare a essere il cambiamento che voglio vedere nel mondo.
Dall'orto alla tavola, dalla farina alla pasta. Fermentare, impastare, essiccare, raccogliere ed esplorare nuovi orizzonti...


Quando tornate a Treviso? Buona giornata